“Così dicendo, in braccio alla dilettaSposa egli cesse il pargoletto;ed ella Con un misto di pianto almo sorrisoLo si raccolse all'odoroso seno.Di secreta pietà l'alma percossoRiguardolla il marito...”
“Una volta mi scrivesti, elencando le quattro principali virtù: saggezza, giustizia, fermezza e temperanza. Mentre leggevo il tuo scritto capivo di non possederle. Ma ho altre virtù, padre! Ambizione: questa può essere una virtù quando ci conduce ad eccellere; intraprendenza; coraggio: forse non sul campo di battaglia, ma ci sono tante forme di coraggio; devozione: alla mia famiglia, e a te. Ma nessuna delle mie virtù era sul tuo scritto. Anche allora era come se non mi volessi come figlio! Vado scrutando i volti degli dei cercando un modo per compiacerti, affinché tu sia fiero di me... una parola gentile. Oh, se almeno una volta mi avessi abbracciato e tenuto stretto al tuo petto, per me sarebbe stato come il sole del cuore per mille anni. Cosa odi in me a tal punto? Tutto ciò che volevo era essere degno di te, Cesare, Padre.”
“I bambini dovrebbero avere il telefono in mano a cena? Non lo so. Per me è una scelta dei genitori.”
“Quando sono diventato padre ho capito due cose: la prima che avrei dovuto difendere mio figlio dalla malvagità del mondo, la seconda che avrei dovuto insegnargli a distinguerla.”
“- Noi ci amiamo ancora? - Certo, è la cosa che ci riesce meglio!”
“Quando tuo padre t'ha messo al mondo, caro, il fatto è fatto. Non te ne liberi più finché non finisci di morire.”