La razzaumana si divide in due categorie - coloro che vanno avanti e fanno qualcosa, e coloro che se ne stanno seduti a chiedersi, "Perché non è stato fatto nell'altro modo?".
“Agire senza fare, lavorare senza sforzo.”
“La via del fare è l'essere.”
“Non facendo, non c’è nulla che non sia fatto. L’impero si conquista sempre senza darsi da fare.”
“La virtù inferiore fa e ha fini.”
“Il ritorno è il movimento della via. La debolezza è la pratica della via. ”