“La noia crea un’impazienza verso la propria vita e un desiderioviolento di migliorarla.”
“Pratica il non-fare, occupati del non occuparsi, assapora il senza sapore; considera grande il piccolo, molto il poco. Ricambia il risentimento con la virtù. Progetta il difficile dal suo facile; realizza il grande dal suo piccolo. Le imprese più difficili del mondo devono pur partire da ciò che è facile; le imprese più grandi del mondo devono pur partire dal piccolo.”
“Una condizione stazionaria del capitale e della popolazione non implica affatto uno stato stazionario del prodottoumano. Resterebbe più spazio che mai per ogni specie di culturaintellettuale, e per il progressomorale e sociale; e altrettanto spazio per perfezionare l’arte di vivere, con una probabilità molto maggiore di migliorarla, una volta che le menti degli uomini non fossero più ‘assillate’ dalla gara per la ricchezza.”
Decrescita è una parola d’ordine che significa abbandonare radicalmente l’obiettivo della crescita per la crescita, un obiettivo il cui motore non è altro che la ricerca del profitto da parte dei detentori del capitale e le cui conseguenze sono disastrose per l’ambiente. A rigore, più che di “de-crescita”, bisognerebbe parlare di “a-crescita”, così come parliamo di “a-teismo”, poiché si tratta di abbandonare una fede e una religione: quella dell’economia, della crescita, del progresso e dello sviluppo.
“Più pratichi e studi, meglio sei, quindi pratico e studio ancora tutto il tempo.”
“I giovani delinquenti non hanno un avvenire sicuro. Possono ancora diventarepersoneperbene.”