“Alla fine, le parole dovevano assomigliare sia a me che al mondo.”
“La grammatica, la stessa arida grammatica, diventa qualcosa come una stregoneria evocativa; le parole risuscitano rivestite di carne e d'ossa, il sostantivo, nella sua maestà sostanziale, l'aggettivo, abito trasparente che lo veste e lo colora come una vernice, e il verbo, angelo del movimento che dà l'impulso alla frase.”
“Se oggi si può ancora parlare di «rivoluzioni» lo si può fare solo a posteriori – quando, guardando indietro, ci rendiamo conto che si sono accumulati tanti cambiamenti piccoli e apparentemente insignificanti, ma sufficienti a produrre una trasformazione qualitativa, e non solo incrementale, della condizione umana. Privata dei suoi originari referenti, l’idea di «rivoluzione» è stata banalizzata: la usano e ne abusano quotidianamente gli autori di spotpubblicitari, per presentare come «rivoluzionario» ogni prodotto «nuovo e migliorato».”
“E' la parola ad essere d'oro; il silenzio è di piombo.”
“Se, al sentire che alcune parole o idee hanno delle associate nella nostra mente e queste non si risvegliano, nasce l'inquietudine che è un dolore, così pure quando non è la solita, né la più strettamente associata che si risveglia; così pure se le parole senza le sue corrispondenti idee si presentino, o queste senza di quelle.”
“Se volessimo scoprire la porticina nascosta che in ogni epoca serve da accessosegreto alla conoscenza, faremmo bene a cercare certe parole discrete e di significatodubbio che ci si lascia sfuggire dalla bocca o dalla penna senza paura e senza intenzione; parole che hanno perso il loro significato metaforico in seguito alla costante ripetizione e sono inconsciamente scambiate per realtà oggettive.”