“Sei la mia schiavitùsei la mia libertàsei la mia carne che bruciacome la nuda carne delle notti d'estatesei la mia patria tu,coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu,alta e vittoriosasei la mia nostalgiadi saperti inaccessibilenel momento stesso in cui ti afferro.”

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Nazim Hikmet
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Nato 20 novembre 1902 a Salonicco
Morto 3 giugno 1963 a Mosca

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