“Amo tutti i miei vestiti della linea Armani, ma in casa mi piace la roba comoda. Come un paio di jeans e una maglietta sudata.”
Basta con ’sta storia: “Eh, però se ti metti la minigonna poi non è che puoi pretendere...”. No, invece pretendo. Se mi metto la mini a cerotto e il top scopri filippe io donna so che attiro l’attenzione. Se non son cretina so che le possibilità che qualcuno mi stampi la mano sul tafanario sono altissime. E magari tutto sommato è quello che cerco. Ma da lì, dalla manomorta alla violenza sessuale ne corre, è come passare dal risotto alla merda, se mi consentite la licenza poetica. “Eh, ma se vai in giro vestita così provochi il maschio.” Ma stiamo mica parlando di maschio del dobermann, che quando è in calore ti si attacca al polpaccio e fa tutto il repertorio del kamasutra coi cuscini! Stiamo parlando di maschio della specie umana, un minimo di autocontrollo dovrebbe avercelo. Ragazze. Datemi retta. Meglio prevenire che aspettare di essere curate. State all’occhio, imparate a ruotare la testa di 360 gradi come i gufi e fidatevi pochissimo.
“Le donne per esistere non possono fare a meno di un accessorio vitale dal quale raramente si separano: la borsetta. Oggetto che distingue la donna dall'uomo, come fanno le corna con il toro e la mucca.”
“Non c'è mai la tua misura. Mai. Con le taglie dei saldi, questo è un dogma assoluto, si possono vestire soltanto donne cannone, uomini Frankenstein e nani di Twin Peaks.”
“I saldi sono quella cosa che tu vai in un negozio con 100 euro di budget per la vecchia collezione e ne spendi 200 per la nuova.”
“Gli attori guardano all'abbigliamento da un punto di vista tutto loro: bisogna essere consapevoli dell'impatto che possono avere sul pubblico i vestiti del personaggio che interpreti.”