“La schiena è la parte che non puoi vederti, quella che lasci agli altri. Sulla schiena pesano i pensieri, le spalle che hai voltato quando hai deciso di andartene.”
La caratteristica del Cammino è far dimenticare in fretta le ragioni per cui si è partiti, la strada continua ad agire su chi l’ha percorsa. Lo fa lentamente, in maniera sottile e discreta, come è nel suo stile. Un’ “alchimia dell’anima” che non necessita di spiegazioni. Basta partire, lungo i sentieri o sulla carta poco importa.
“Partire continuamente era l’ossessione di papa Wojtyła e il nomadismo è una malattia nazionale polacca. Non è solo la voglia di libertà dopo il comunismo. È anche il riflesso di un’antica claustrofobia, quella nata dal sapersi schiacciati da ingombranti vicini, Russia e Germania.”
“Voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. È una cosa che odio. Che l'addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio.”
“Vivere in un paesestraniero era una di quelle cose che tutti avrebbero dovuto fare almeno una volta nella vita. Mi ero fatto l’idea che servisse a completare la personalità, smussandone gli spigoli provinciali e trasformandola in quella di un cittadino del mondo.”
“Bisogna sempre partire subito, quando si vuol andar via. Se si ritarda, si resta.”