“L’albero di Natale è bello solo quando è finito e quando si possono accendere le luci, il presepe invece no, il presepe è bello quando lo fai o addirittura quando lo pensi.”
“L’alberista si serve per vivere di una scala di valori completamente diversa da quella del presepista. Il primo tiene in gran conto la Forma, il Denaro e il Potere; il secondo invece pone ai primi posti l’Amore e la Poesia.”
“Gli esseri umani si dividono in presepisti ed alberisti e questa è una conseguenza della suddivisione del mondo in mondo d’amore e mondo di libertà.”
Il piccolo Gesù si alzò dalla mangiatoia e, vedendo tutte quelle pecore, disse: “Tanto non dormo”.
“Il presepe, non è un simbolo del male, una contrapposizione di cultura, è un bambino che nasce, è la vita, è la vita, punto!”
“Il presepe e l’albero toccano il cuore di tutti, anche di coloro che non credono, perché parlano di fraternità, di intimità e di amicizia, chiamando gli uomini del nostro tempo a riscoprire la bellezza della semplicità, della condivisione e della solidarietà. Sono un invito all’unità, alla concordia e alla pace; un invito a fare posto, nella nostra vita personale e sociale, a Dio, il quale non viene con arroganza ad imporre la sua potenza, ma ci offre il suo amore onnipotente attraverso la fragile figura di un Bimbo. Il presepe e l’albero portano quindi un messaggio di luce, di speranza e di amore.”