“Ho fatto il serviziomilitare, dove sono stato praticamente un annoprigioniero a non far niente, e ho capito che dovevo fare con grande volontà quello che mi piaceva e per cui forse ero portato. Sono uscito e ho cominciato a lavorare con un socio vendendo foto ai giornali; mi sono ritagliato un mio spazio e facevo le copertine per Panorama, l'Espresso, Der Spiegel... inventavo le foto, avevo un certo stile. E intanto cercavo sempre di capire come arrivare al cinema.”