“La grandezza di valore di una merce cambia direttamente col cambiare della quantità e inversamente col cambiare della forza produttiva del lavoro che si realizza in essa.”
“Permettere al meccanismo di mercato di essere l’unico elemento direttivo del destino degli esseri umani e del loro ambientenaturale e perfino della quantità e dell’impiego del potere d’acquisto porterebbe alla demolizione della società. La presunta merce «forza-lavoro» non può infatti essere fatta circolare, usata indiscriminatamente e neanche lasciata priva di impiego, senza influire anche sull’individuo umano che risulta essere il portatore di questa merce particolare. Nel disporre della forza-lavoro di un uomo, il sistema disporrebbe tra l’altro dell’entità fisica, psicologica e morale «uomo» che si collega a questa etichetta. Privati della copertura protettiva delle istituzioni culturali, gli esseri umani perirebbero per gli effetti stessi della società, morirebbero come vittime di una grave disorganizzazionesociale, per vizi, perversioni, crimini e denutrizione.”
“Nell’oceano del lavoro la tempesta deriva dall’aver messo in competizione tra loro, deliberatamente, il mezzo miliardo di lavoratori del mondo che hanno goduto per alcuni decenni di buoni salari e condizioni di lavoro, con un miliardo e mezzo di nuovi salariati che lavorano in condizioni orrende con salari miserandi.”
“Dio creò l'uomo perché si procurasse il cibo con il lavoro e disse che chi mangiava senza lavorare era una ladro.”
“È la qualità del nostro lavoro che piacerà a Dio e non la quantità.”
“Sii in grado di fare più cose di quelle che stai facendo adesso. Lascia che tutti sappiano che hai delle riserve in te; che tu hai più potere di quanto ne stai ora utilizzando. Se non sei troppo grande per il posto che ora occupi, sei troppo piccolo per esso.”