“Un aforisma non ha bisogno di essere vero, ma deve scavalcare la verità. Con un passo solo deve saltarla.”
Stamani mi sono concesso un sorriso davanti a una lettera che fa innocentemente riferimento al “mio amore per la forma aforistica”. Santocielo… pensate davvero che se avessi realmente scelta, scriverei cose simili? Occupiamo i margini in virtù del fato, non della lealtà.
“Leggere diligentemente un libro di aforismi nella sequenza in cui sono stampati ha senso come mangiare le cipolline di un grosso barattolo nella sequenza in cui si presentano; e nessuno dovrebbe cercare di finire l’uno o l’altro in una volta sola.”
“Un libro di aforismi non ha la pretesa di coinvolgere il lettore in una sorta di dialogo, a giudicare dal suo tono di asseverazione implacabile, esso non ha opinione su di loro. Quello che il lettore percepisce è una sorta di disprezzo ultimo, quello dell’inchiostro per l’uomo, del minerale per l’animale.”
“Definire che cosa sia l’aforisma è una definizione al quadrato, un aforismaimpossibile.”
“Gli aforismi sono vasi che il lettore riempie con il suo vino.”