“Vieni, aurora, incendia la casa del sonno, inonda di luce l’ombra che bisbiglia ancora.”
“Non fosse per via delle albe, rimarremmo giovani tutta la vita. È proprio vero: invecchiamo all'alba. I tramonti sono deprimenti, ma ti preparano all'avventura di ogni notte (come direbbero i miei letterati). Le albe no. Alle feste, appena sento il silenzio dell'alba, mi viene uno struggimento che non mi da pace in corpo. Bisogna andare via!, in fretta, a occhi chiusi per non vedere le ultime stelle. Perché se il giorno ci coglie per strada col vestito della festa ci rovescia addosso un diluvio di anni di cui poi non riusciamo più a liberarci.”
“Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte.”
“Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.”
“Era quasi l’alba. La nebbia fluttuava sul Volga e sembrava aver inghiottito ogni forma di vita. Poi, di colpo, il sole si levò, e fu un’esplosione di speranza. Il cielo si rifletté sull’acqua, l’acqua scura d’autunno ritrovò il respiro e il sole la voce, gridando sulle onde del fiume. Sulla riva scoscesa il gelo notturno era come una spruzzata di sale, e tra la rugiada gli alberi rossi risaltavano allegri. Si alzò il vento, la nebbia svanì, il mondo si fece di vetro, trasparente, diafano: il sole e l’azzurro dell’acqua e del cielo non riscaldavano più.”
“È l'alba. S'illumina il mondocome l'acqua che lascia cadere sul fondole sue impurità. E sei tu, all'improvvisotu, mio amore, nel chiarore infinitodi fornte a me.”