“Cosa fosse quel poter chiudere gli occhi, perderecoscienza di sé, affondare in un vuoto delle proprie ore, e poi svegliandosi ritrovarsi eguale a prima, a riannodare i fili della propria vita, Agilulfo non lo poteva sapere, e la sua invidia per la facoltà di dormire propria delle persone esistenti era un’invidia vaga, come di qualcosa che non si sa nemmeno concepire.”
Nato | 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas |
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Morto | 19 settembre 1985 a Siena |