“I miei personaggi non sono dei perdenti, ma dei ribelli. La loro vittoria sta nel rifiutare di stare alle regole di qualcun altro.”
“Così è diventato il nostro mondo: la pubblicità ha preso il posto della letteratura, gli slogan ci colpiscono ormai più della poesia e dei suoi versi. L’unico modo di resistere è ostinarsi a pensare con la propria testa e soprattutto a sentire col proprio cuore.”
“Sono arrivato alla mia età senza mai aver voluto appartenere a nulla, non a una chiesa, non a una religione: non ho avuto la tessera di nessun partito, non mi sono mai iscritto a nessuna associazione, né a quella dei cacciatori né a quella per la protezione degli animali. Non perché non stia naturalmente dalla parte degli uccellini e contro quegli omacci col fucile che sparano nascosti in un capanno, ma perché qualunque organizzazione mi sta stretta. Ho bisogno di sentirmi libero. E questa libertà è faticosa perché ogni volta, davanti ad una situazione, quando bisogna decidere cosa pensare, cosa fare, si può solo ricorrere alla propria testa, al proprio cuore e non alla facile linea, pronta all’uso, di un partito o alle parole di un testo sacro.”
“Se un uomo non tiene il passo con i compagni, forse questo accade perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminaresecondo la musica che sente, quale che sia il suo ritmo o per quanto sia lontana.”
“Perché dovremmo avere una tale disperata premura di avere successo, e in tali imprese disperate? Se un uomo non tiene il passo coi suoi compagni, forse è perché ascolta un tamburo diverso.”
“Perché devi essere un anticonformista come tutti gli altri?”