Aldo Busi aspira a trascrivere in una scrittura preziosa la cosiddetta "turpitudine" della sua esperienza, e riesce solo a trascrivere lo squallore delle sue storie in una scrittura turpemente pretenziosa. Fellatio, sodomia e prostituzione possono essere argomenti altrettanto piatti, noiosi e banali della vita di un impiegato di banca ligio al dovere d'ufficio, alla famiglia, alla partita di calcio alla televisione la domenica... le pagine delle esperienze degradate di Aldo Busi, invece, sono flosce. Alla potenzasessuale di Busi, da lui ampliamente conclamata in ogni intervista, corrisponde una patetica impotenza scrittoria.