“I ruscelli e i torrenti si disvolgono sotto il soave, vitale sguardo della primavera. La valle ride del colore della speranza; e il vecchio e deboleinverno si va ritraendo sull'ispide cime dei monti. Di lassù ci manda ancora, nella sua fuga, qualche spruzzaglia di gelo sui teneri germogli dei prati. Ma il sole non comporta più alcuno squallore, e tutto vuoi avvivare e abbellire: da per tutto la terra si apparecchia ad aprire il fecondo suo seno. La costiera non è ancor rivestita di fiori, ma in lor vece è quell'adorna varietà di persona. Volgiti indietro da quell'altura a mirare verso la città; e vedi il popolo brulicare in calca fuori dell'oscuro arco della porta. Tutti escono a rifocillarsi al sole; tutti festeggiano la risurrezione del Signore, perché essi pure sono risorti.”