“La Chiesa cattolica può essere definita la risposta che il mondo ha dato al Vangelo.”
“La gioia del Vangelo, in questo momento storico ove spesso siamo accerchiati da notizie sconfortanti, da situazioni locali e internazionali che ci fanno sperimentare afflizione e tribolazione - in questo quadro realisticamente poco confortante - la nostra vocazione cristiana ed episcopale è quella di andare contro corrente: ossia di essere testimoni gioiosi del CristoRisorto per trasmetteregioia e speranza agli altri.”
“Il linguaggio con cui annunciare il Vangelo chiede di essere rinnovato, con saggezza pastorale. Questo è essenziale sia per essere compresi dai nostri contemporanei, sia perché la Tradizione cattolica possa parlare alle culture del mondo di oggi e aiutarle ad aprirsi alla perenne fecondità del messaggio di Cristo.”
La misericordia è la parola-sintesi del Vangelo, possiamo dire che è il “volto” di Cristo, quel volto che Egli ha manifestato quando andava incontro a tutti, quando guariva gli ammalati, quando sedeva a tavola con i peccatori, e soprattutto quando, inchiodato sulla croce, ha perdonato: lì noi abbiamo il volto della misericordia divina.
“L’umanità ha tanto bisogno del Vangelo, fonte di gioia, di speranza e di pace. [...] L’annuncio del Vangelo è la prima e costantepreoccupazione della Chiesa, è il suo impegno essenziale, la sua sfida maggiore, e la fonte del suo rinnovamento.”
“Il Vangelo letto e meditato in famiglia è come un pane buono che nutre il cuore di tutti. E alla mattina e alla sera, e quando ci mettiamo a tavola, impariamo a direassieme una preghiera, con molta semplicità: è Gesù che viene tra noi, come andava nella famiglia di Marta, Maria e Lazzaro.”