“Le parolenotte, notturno, ecc., le descrizioni della notte ecc., sono poeticissime, perché, la notte confondendo gli oggetti, l'animo non ne concepisce che un'immagine vaga, indistinta, incompleta, sì di essa che di quanto ella contiene.”
“E finchè il cielo avrà un filo di luceavrò un filo d'amoreper legar le tue gambe alle miecamminando abbracciati noi dueE finchè è chiara la nottenon so andare a letto e dormirestarei sempre a passarti da berea parlare e sentirti parlare.”
“Raccontami la nottequesta grande ombra scuraquel senso di infinitoche mette quasi paura.”
“Chissà perché ciò che appare sensato al chiaro di luna sembra non avere alcun senso alla luce del giorno.”
“Nessuno è proprio lo stesso di notte.”
“I giorni e le notti suonano in questi miei nervidi arpa.Vivo di questa gioiamalata di universoe soffro di non saperla accenderenelle mie parole.”