“Da parte dei proletari non vi è nulla da temere: abbandonati a se stessi, continueranno – generazione dopo generazione, secolo dopo secolo – a lavorare, generare e morire, privi non solo di qualsiasi impulso alla ribellione, ma anche della capacità di capire che il mondo potrebbe anche essere diverso da quello che è. Potrebbero diventarepericolosi solo se il progresso tecnico-industriale rendesse indispensabile alzare il livello della loro istruzione.”