“Anche in prigione ci sono delle canaglie, come dappertutto.”
“Non esiste una classe forense, ma vi sono soltanto tanti avvocati che come ogni buon professionista si adoperano per limitare il danno che potrebbe derivare ai loro assistiti da un impatto troppo marcatamente dialettico con gli onnipotenti magistrati (non giudici) della pubblica accusa.”
“In genere i magistrati che sono entrati nell'agone politico non hanno dato buona prova. Per non suscitare le perplessità più o meno fondate, di una parte della società civile, sarebbe auspicabile che le forze politiche si astenessero da ogni tipo di rapporto con loro.”
“Ciascuno dei soggetti del processo deve mantenersi rigorosamente nei limiti propri del suo ruolo, senza confusione e senza sovrapposizioni: essenziali le une e le altre ai fini del corretto svolgimento della dialettica delle parti (attore e convenuto nel processo civile, pubblico ministero e imputato nel processo penale) poste, in quanto titolari degli stessi diritti e delle stesse facoltà, in una posizione di formale parità.”
“Oggi e sempre le dichiarazioni di prova, tanto più se provenienti dai cosiddetti «collaboratori» debbono essere soggette, in conformità alle regole dettate dal nuovo codice di procedura penale, al duplice controllo di attendibilità soggettiva-intrinseca ed estrinseca, sia del dichiarante che della fonte primaria, richiamata per relationem.”
“Il comportamento degli avvocati sarebbe certamente diverso se potessero costituirsi in «classe forense» ed acquistare una migliore consapevolezza del loro ruolo, che, tradizionalmente, non è soltanto quello di professionisti legali, ma — soprattutto — di insostituibili protagonisti nella lotta tra libertà dei cittadini e autorità dello Stato.”