“Girava dappertutto chiedendo elemosine con un piattino di rame. Gli davano molto, ma lui voleva di più, perché il tempio doveva avere una campana i cui rintocchi riportassero a galla gli annegati. Supplicò tanto, che perse la voce. Le sue ossa cominciarono a riempirsi di rumori.”
“Il lavoro è amore reso visibile. Se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere al cancello del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.”
“Date, ricchi! L'elemosina è sorella della preghiera.”
“Abba, chiese un monaco all’abate – perché vuoi che costruiamo una chiesa rotonda?- Perché i fedeli non si nascondano negli angoli al momento della questua.”
“Abba Serapione, immobilizzato nella sua cella, diede un giorno una monetina a un fanciullo che era venuto a trovarlo.- Dalla in elemosina – gli disse – al primo poverovecchio che incontri.Alcune ore dopo, il ragazzino ritornò:- Ho fatto. Ho dato la monetina a un vecchio.- Era davvero povero?- Si, era costretto a vendere datteri e dolciumi.”
“Il vero accattone è l'unico solo e vero re.”