Doniamo ai giovani la sapienza della vita. Mi viene in mente quello che un poetatedesco diceva della vecchiaia: "Es ist ruhig, das Alter, und fromm": è il tempo della tranquillità e della preghiera. E anche di dare ai giovani questa saggezza.
“- Abba, sto cominciando ad invecchiare… sospirò un giorno un fratello.L’anziano gli rispose:- Se vuoi imparare a invecchiare, non badare a tutto ciò che la vecchiaia ti toglie, ma a tutto ciò che ti lascia.”
“Due fratelli vivevano nella medesima cella. Un giorno li venne a trovare un anziano, di età veneranda. Quando partì un fratello disse:- In verità, non gli darei settant’anni.- Tanto più – rispose l’altro – che se glieli dessi, li rifiuterebbe.”
Abba Serafino si recò un giorno sulle sponde del Nilo con un giovane novizio.- “Lavati i piedi – gli ordinò. – Non vedi come sono sporchi?”- “Ma abba – obiettò il novizio – i tuoi sono molto più sporchi dei miei…”- “Che razza di confronto! Io ho quarant’anni più di te!”.
“Quando abba Teofilo aveva quarant’anni, gli fu domandato:- Abba, quanti anni aveva il grande Giovanni quando morì?.L’età tipica della vecchiaia – rispose Teofilo: - Sessant’anni.Quando abba Teofilo ebbe sessant’anni, gli fu domandato:- Abba, quanti anni aveva il grande Giovanni quando morì?- L’età tipica della vecchiaia – rispose Teofilo: - Ottant’anni.”
“Chiese un giorno un padre a un igumeno: - Dobbiamo temere anche le donne anziane? - Le donne anziane – rispose l’igumeno – sono come i cespugli delle rose. Cadute le rose, rimangono le spine.”