“Non va mai in biblioteca perché appena vi mette piede gli vengono delle emicranie terribili.”
“Se la critica è in malafede od è gretta, elevati sopra di essa. Tieniti sul terreno elevato quando sei sotto il fuoco. Nessuna vittoria è degna di essere vinta se per ottenerla devi raccogliere il fango che ti è stato gettato e tirarlo a tua volta a chi te l’ha gettato.”
“Ogni buon poeta è anche un critico, ma il contrario non è possibile.”
“Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.”
“Ogni scrittore ha delle consuetudini. Georges Simenon scriveva un romanzo in ventun giorni, poi andava a donne. (Aneddoto raccontato da Enzo Biagi).”
“Temeva di non riuscire più a scrivere, cercava di riprodurre sempre le condizioni in cui era nato il primo romanzo. Ecco allora un rituale fatto di matite particolari, di tende tirate, di sveglie alle cinque di mattino, di whisky e di tè. Un capitolo al giorno per otto giorni. E dopo un breveriposo, tre giorni per le correzioni.”