“Pesavano molto. A casa, emozionatissima, scoprii che non erano i volumi già usati, spesso maleodoranti, che in passato mi aveva procurato la maestra, ma erano nuovi di zecca, profumati di stampa fresca, e tra loro spiccavano i vocabolari, lo Zingarelli, il Rocci e il Calonghi-Georges, che la maestra non era mai riuscita a procurarmi. Mia madre, che aveva una parola di disprezzo per qualsiasi cosa mi accadesse, a vedermi mentre scartocciavo i pacchi scoppiò a piangere.”
“Perché i libri sono più che dei libri, essi sono la vita, il vero cuore ed anima delle età passate, il motivo per cui degli uomini hanno vissuto e lavorato e sono morti, l’essenza e la quintessenza delle loro vite.”
“Che sensazione di sicurezza dà un vecchiolibro che il Tempo ha criticato per noi!”
“La moltitudine di libri è un grande male. Non c'è limite a questa febbre di scrivere; tutti vogliono essereautori, alcuni per vanità, per diventarecelebri e crearsi un nome, altri per amore del puro guadagno.”
“Era un libro per ammazzare il tempo, per quelli che lo preferiscono morto.”
“Sono un lettore di libri, vivo con una lettrice compulsiva, e non è a questo che penso; non alla carta che canta le storie, ma a quella che declama le promesse e perpetua i giuramenti. Quante speranze gli uomini hanno affidato alla carta. Tutte le loro migliori. Quanta ira è stata placata, quanto dolore lenito. Quanta brava gente come Vlad il moldavo è stata tenuta buona con un pezzo di carta. Quante battaglie hanno pensato di vincere gli assetati di giustizia imponendo agli ingiusti un solenne pattoscritto. Quanta pena si sono dati i misericordiosi per trovare le parole più alte, i più nobili accenti, da sottoporre alla firma di uomini senza cuore. Quanta lubrica sete di potere, quanta smania vendicativa ha tenuto salda la mano dei controfirmatari. [...] Il punto è che un patto, una promessa, già a metterli nero su bianco si lasciano dietro la parte del nocciolo [...]: l'intenzione. La carta è troppo povera per contenerla; la carta ha poco prezzo e chiunque se la può prendere per due lire. Un'intenzione non si dà via neanche volendo. L'intenzione del giusto non sarà mai del fedifrago, l'intenzione di un libero non sarà mai di un tiranno. [...] Un pattoscritto può diventare carta straccia, una promessa del cuore no. A meno che non si stracci il cuore.”