“Iran e Siria sono due realtà completamente diverse e paragonarle può essere fuorviante e pericoloso.”
“Io l’ho visto l’orgoglio di una Nazione che non ho mai visto. Roba da poco, mi direte, roba da ricovero di vecchi. Sì, certo, è lì che è finita la Nazione, quella che erano lì lì per fondare sulla Resistenza al nazifascismo e via di seguito.”
“Non che al Romanzo della Nazione gliene possa fregare niente di come son fatte le mie orecchie, ma io, forse, avrei potuto fondarla una nazione. Essere io stesso un capoverso del suo romanzo, madre, metti anche solo una riga.”
“Ogni uomo, madre, è un futuro costruttore di nazioni, se solo non parte così svantaggiato, s’intende. Se, magari, non si palesa al mondo con una cuffietta in testa, con una cuffietta allacciata ben stretta sotto il mento. Questo è provocare il Destino, invocarlo, convocarlo, mettergli in mano la leva della ghigliottina.”
“Lui e il signor Trippi e tutti quanti loro, i lavoratori, si sono messi in testa di costruire una nazione con le loro mani. Non speravano di farlo, loro ci credevano davvero che l’avrebbero fatto.”
“In Italia c’è pieno di criminali rumeni. Emigrano a frotte. Pare che sia perché in Italia possono veramente fare carriera. Se uno ruba tanto, pensi un po’, potrebbe diventare anche presidente del consiglio. In Romania, invece, se rubi ti mettono in galera.”