“Sono un registra frustrato nel corpo di un attore.”
“Se c'è un film che non vorrei aver fatto? Molti: e sono quelli cominciati male. Quando il regista incomincia, il primo giorno, a mettere la macchina da presa al posto sbagliato, io so immediatamente come sarà il film: sbagliato.”
“Sul set di Visconti, il clima era quasi religioso: non si scherzava, non si rideva, non ci si lasciare mai andare, neanche durante le pause [...] Si viveva, per tutta la lavorazione, un clima quasi di clausura: ti chiudevi alle spalle tutto quel che riguardava il mondo esterno e vivevi solo il film e la sua realizzazione.”
“Considero che la cosa più importante, per fare bene il lavoro di attore o di attrice, sia l'atteggiamento verso il regista. Con lui penso che debba esistere una specie di transfert: l'attore deve capire quello che il regista si aspetta e a questo punto gli basterà seguire quella prima intuizione, una specie di impulso. Il segreto è nel lasciarsi andare.”
“Mi è piaciuto lavorare in televisione, ma cambiare regista ogni settimana era davvero un problema.”
“Girare un film vuol dire raccontare una storia e non ha niente a che fare con l'attrezzatura sul set.”