“Il viaggio più lungo è quello che si compie all'interno di se stessi.”
“Ama te stesso e osserva – oggi, domani, sempre. Prima consolida te stesso sulla Via, poi insegna, in questo modo sconfiggi la sofferenza. Per raddrizzare lo storpio prima di tutto devi fare qualcosa di più arduo: raddrizza te stesso. Tu sei il tuo unicoMaestro. Chi altri? Sottometti il tuo sé, e scopri il tuo Maestro. Intenzionalmente hai nutrito la tua stessa malignità. Ben presto ne sarai schiacciato come il diamante schianta una pietra. La tua stessa follia ti porterà così in basso come desidera il tuo peggior nemico. È così che il rampicante soffoca l’albero. Com’è difficile aiutare se stessi, com’è facileperdersi nella malignità e nella follia. La canna di katthaka muore dopo aver fruttificato. Così lo stolto, disdegnando gli insegnamenti del risvegliato, deridendo coloro che seguono la legge, perisce quando la sua follia fiorisce. Affrontiamo uno dei sutra più profondi di Gautama il Buddha: Ama te stesso.”
“L’amore è essenziale. Devi perdere te stesso per riconquistarti. L’amore è la sola possibilità di perdere se stessi totalmente. Quando sei perso totalmente, allora riuscirai a ricordarti cos’hai fatto.”
“Rimanere fedele alle verità che il cuore e l'anima ti stanno dicendo potrebbe non convenirti in questo mondo così formale e cerimonioso. Ma se hai il coraggio di ascoltarli troverai qualcosa di intimamente molto prezioso. Verità e convenienza non sono mai andate molto d'accordo. Abbi fiducia nel tuo coraggio.”
“Conoscere se stessi significa conoscere tutti i propri aspetti, tutte le proprie potenzialità: l’assassino, il peccatore, il criminale, il santo, la virtù, il dio, il diavolo; conoscere tutti gli aspetti, l’intera gamma delle possibilità.”
Tutti sembrano essere molto sicuri di sé, tranne me. Tutti sembrano essere così ben strutturati, tranne me. Io resto illimitato, resto in un certo sensoambiguo. Non so esattamente dove sono, cosa sono e cosa non sono. Non so come distinguere il mio sé dagli altri. Non so dov’è possibileeffettuare la separazione fra ‘io’ e ‘tu’”.