"I Giudei hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, hanno perseguitato anche noi, essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini". L’antisemitismo di matrice cristiana ha trovato in queste parolealimento per l’accusa di deicidio rivolta per secoli all’intero popolo ebraico.
Noi sacerdoti siamo apostoli della gioia, annunciamo il Vangelo, cioè la “buona notizia” per eccellenza; non siamo certo noi a dare forza al Vangelo – alcuni lo credono -, ma possiamo favorire o ostacolare l’incontro tra il Vangelo e le persone. La nostra umanità è il “vaso di creta” in cui custodiamo il tesoro di Dio, un vaso di cui dobbiamo avere cura, per trasmettere bene il suo prezioso contenuto.
“La gioia del Vangelo scaturisce dall’incontro con Cristo e dalla condivisione con i poveri.”
“Dio forma un popolo con tutti coloro che ascoltano la sua Parola e che si mettono in cammino, fidandosi di Lui. Questa è l’unica condizione: fidarsi di Dio. Se tu ti fidi di Dio, lo ascolti e ti metti in cammino, questo è fareChiesa.”
“Non possiamo essere messaggeri della consolazione di Dio se noi non sperimentiamo per primi la gioia di essere consolati e amati da Lui. Questo avviene specialmente quando ascoltiamo la sua Parola, il Vangelo, che dobbiamo portare in tasca.”
“Il Vangelo è parola di vita: non opprime le persone, al contrario, libera quanti sono schiavi di tanti spiriti malvagi di questo mondo: lo spirito della vanità, l’attaccamento al denaro, l’orgoglio, la sensualità… Il Vangelo cambia il cuore, cambia la vita, trasforma le inclinazioni al male in propositi di bene.”