“Riconosci nell'animale un soggetto, non un oggetto? Allora sii coerente, non domandare 'che cosa' mangiamo oggi, ma 'chi' mangiamo oggi.”
“Abba Macario aveva un cane che lo seguiva fedelmente ovunque. Un giorno, mentre camminava nel deserto, fu raggiunto da un contadino che gli disse:- Abba, oggi il tuo cane ha mangiato una mia gallina!- Hai fatto bene a dirmelo – rispose l’anziano. – Così, questa sera non gli darò cibo.”
“Abba Serafino, ogni volta che – durante le sue passeggiate – s’imbatteva in una mucca, le faceva un inchino. E a chi gliene chiedeva il perché rispondeva:- Perché è uno dei maggiori prodigi del Creato. Nessun sapiente e persino nessun santo è mai riuscito in ciò che essa fa con tanta naturalezza: cambiare l’erba in latte.”
“- Abba, abba! – fa il giovanemonaco erborista al suo priore – Ho finalmente trovato una polvere contro le pulci che ci tormentano.- Le uccide a colpo sicuro?- Molto meglio. Dà loro un tremendo prurito che le costringe a grattarsi a loro volta.”
“Durante la visita ad un monastero, il monaco portinaio insiste perché il visitatore accetti in regalo un bel cane.- Lo prenderò volentieri – gli dice l’ospite – se tu, fratello, mi assicuri che è un canefedele.- Fedele? Come può non esserlo un cane allevato nel nostro monastero? Pensa: l’ho regalato già tre volte e per tre volte è ritornato da noi.”
“Fare le fusa è come sorridere ad alta voce.”