“La coscienza è la pratica incessante di essere onesti con se stessi.”
“Il Tutto appartiene a te e tu appartieni al Tutto. Qualsiasi altra cosa non può essere vera. Con questa comprensione la presa che l’ego ha su di te diventa sempre meno salda, finché un giorno ti accorgi che puoi usare l’ego senza essere usato dall’ego.”
“L’uomo è un albero morente, un albero secco, senza vita; gli uccelli non vi si posano, le nuvole non cantano le loro canzoni per lui, il vento non danza fra i suoi rami. Cos’è accaduto all’uomo, e come gli è accaduto? Perché l’uomo si trova in un simile inferno? Perché ha sempre così tanti problemi? Dev’esserci qualcosa di fondo che non funziona. L’analisi portata dallo Zen, la sua diagnosi, è che tutto questo accade perché l’uomo pensa di esistere.”
“Trasforma la tua coscienza, e allorché la coscienza è trasformata, il tuo carattere si adegua, la segue come un’ombra.”
“Conoscere se stessi significa conoscere tutti i propri aspetti, tutte le proprie potenzialità: l’assassino, il peccatore, il criminale, il santo, la virtù, il dio, il diavolo; conoscere tutti gli aspetti, l’intera gamma delle possibilità.”
“Puoi essere radicato nell’esistenza oppure nel sé – non è possibileessere entrambe le cose contemporaneamente. Essere nel sé significa che si è separati dall’esistenza, che ci si è messi da parte.”