“Quando parliamo del Big Bang o della struttura dello spazio, quello che stiamo facendo non è la continuazione dei raccontiliberi e fantastici che gli uomini si sono narrati attorno al fuoco nelle sere di centinaia di millenni. È la continuazione di qualcos’altro: dello sguardo di quegli stessi uomini, alle prime luci dell’alba, che cerca fra la polvere della savana le tracce di un’antilope – scrutare i dettagli della realtà per dedurne quello che non vediamo direttamente, ma di cui possiamo seguire le tracce. Nella consapevolezza che possiamo sempre sbagliarci, e quindi pronti ogni istante a cambiareidea se appare una nuova traccia, ma sapendo anche che se siamo bravi capiremo giusto, e troveremo. Questo è la scienza.”
“La scienza sorge sul territorio un tempo occupato dagli dei. Esiste forse un limite che la scienza non deve abbattere?”
“Le grandiscoperte scientifiche sono quelle che ci hanno costretto a rivedere le nostre convinzioni sull'universo e sul nostro posto in esso.”
“Quando saremo afflitti, la scienza della realtà fuori di noi non ci consolerà dell'ignoranza morale, ma la scienzamorale mi consolerà sempre dell'ignoranza delle scienze oggettive.”
“Tutto questo mondo visibile non è che un segmento impercettibile nell'ampio seno della natura. Nessuna idea vi s'avvicina. Abbiamo un bello sforzarci di dilatare le nostre concezioni al di là degli spazi immaginabili, non partoriremo che atomi, a prezzo della realtà delle cose. Dio è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun posto.”
“La scienza non ha patria.”