“I nostri viaggi non furono mai del tutto privi di incidenti: una volta un soldato scagliò un piccone contro la nostra automobile; un’altra il nostro camion slittò, con mite rassegnazione, giù da un dirupo; un’altra ancora ci frustarono perché avevamo sconfinato in una zonamilitare; la dissenteria; la setticemia; i pungiglioni delle vespe; le pulci – ma, ringraziando Dio, niente epatite.”
“Guai a chi viene a Parigi troppo giovane, senza uno scopo fermo, colla testa in tumulto e colle tasche vuote!”
“Per raggiungere la felicità coniugale, bisogna scalare una montagna la cui esigua vetta è vicinissima a un opposto pendio quanto mai ripido e sdrucciolevole.”
“Certi umili e modesti fiori sbocciati nel fondo di una valle possono morire se trapiantati troppo vicini alla volta del cielo, lì dove si formano le tempeste e il sole è ardente.”
“- Pilota dell'aereo: Non allarmatevi! Stiamo precipitando!- Antonio Di Cosimo: Ah! Bene!- Peppino Castagnano: Ma come bene, stiamo precipitando!- Antonio Di Cosimo: E chi se ne frega, oramai siamo arrivati ad Avaria!”
“Lasciamo l'onore a chi lo vuole, ma rischio e pena reclamiamoli sempre.”