“Tu chiedi che ne è di quell'amore?Questo ti dico: più non lo ricordo.”
“La nonna se ne andava via, triste, scoraggiata, ma sempre sorridente, giacché era così umile di cuore e così dolce che la sua tenerezza per gli altri e il poco conto che faceva della propria persona e delle proprie sofferenze, si conciliavano nel suo sguardo in un sorriso dove, diversamente da quel che si vede nel volto di molti esseri umani, non v'era ironia se non per se stessa, e per tutti noi invece come un bacio dei suoi occhi che non potevano posarsi su coloro che le erano cari senza accarezzarli appassionatamente con lo sguardo.”
“Fra tutte le cose che l'amore esige per nascere, quella a cui tiene di più, e che gli fa trascurare tutto il resto, è la nostra convinzione che una persona partecipi a una vita sconosciuta in cui il suo amore ci farà penetrare.”
“A partire da una certa età, i nostri amori, le nostre amanti, sono figli della nostra angoscia.”
“Quanto era stato serrato l'intreccio, quanto era stata rapida l'evoluzione del nostro amore; e, nonostante qualche ritardo, qualche interruzione ed esitazione, quanto ne era stato precipitoso lo scioglimento.”
“A quest’epoca della vita, l’amore ci ha già colpiti più volte; esso non si evolve più seguendo soltanto le sue proprie leggi sconosciute e fatali dinanzi al nostro cuore stupito e passivo. Veniamo in suo aiuto, lo falsiamo con la memoria e la suggestione. Riconoscendo uno dei suoi sintomi, ci ricordiamo e facciamo rinascere gli altri. Siccome possediamo la sua canzone, incisa per intero dentro di noi, non abbiamo bisogno che una donna ce ne suggerisca l’inizio — colmo dell’ammirazione che ispira la bellezza — per trovarne il seguito. E se lei comincia a metà — là dove i cuori si avvicinano, dove si parla di esistere soltanto l’uno per l’altra, — l’abitudine che abbiamo a questa musica ci basta per raggiungere immediatamente la nostra compagna sulla nota dove lei ci aspetta.”