“Essere coscienti della propria ignoranza è un grande passo verso la conoscenza.”
“Tutti gli uomini per natura tendono al sapere. Segno ne è l'amore per le sensazioni: infatti essi amano le sensazioni per se stesse, anche indipendentemente dalla loro utilità, e, più di tutte, amano la sensazione della vista. In effetti, non solo ai fini dell'azione, ma anche senza avere alcuna intenzione di agire, noi preferiamo il vedere, in un certo senso, a tutte le altre sensazioni. E il motivo sta nel fatto che la vista ci fa conoscere più di tutte le altre sensazioni.”
“È chiaro, dunque, che occorre acquistare la scienza delle cause prime: infatti diciamo di conoscere una cosa quando riteniamo di conoscerne la causa prima.”
“Prima di tutto, bisogna riconoscere la necessità di possedere, o nella loro totalità o in parte, gli argomenti intorno a ciò di cui bisogna parlare o ragionare, sia se si tratta di un ragionamento politico, sia se si tratta di un qualunque altro ragionamento: se non si possiede nulla, non si possono trarre conclusioni a partire da nulla.”
“Noi riteniamo che il sapere e l'intendere siano propri più all'arte che all'esperienza, e giudichiamo coloro che possiedono l'arte più sapienti di coloro che possiedono la sola esperienza, in quanto siamo convinti che la sapienza, in ciascuno degli uomini, corrisponda al loro grado di conoscere. E questo perché i primi sanno la causa, mentre gli altri non la sanno. Gli empirici sanno il puro dato di fatto, ma non il perché di esso; invece gli altri conoscono il perché e la causa.”
“Ciascuno giudica bene ciò che conosce, e solo di questo è buon giudice.”