“L'ateo è considerato un essere malefico, un avvelenatore pubblico; colui che osa svegliare i mortali da un sonno letargico in cui l'abitudine li ha gettati passa per un perturbatore; colui che vorrebbe calmare i furori frenetici passa per un frenetico lui stesso; colui che invita i suoi associati a spezzare le catene sembra solo un insensato e un temerario a prigionieri i quali credono che la loro natura li ha fatti unicamente per essere incatenati e per tremare.”