Anche quando se ne abbiano i migliori diritti, non ci si lasci indurre alla lode di sé. La vanità infatti è tanto comune, e il merito per contro tanto fuori del normale, che ogni volta che noi sembriamo lodare noi stessi, anche solo indirettamente, ognuno scommetterà a cento contro uno, che quanto parla in noi è la vanità, cui manca l'intelligenza di scorgere il ridicolo della cosa. Con tutto ciò, forse non ha del tutto torto Bacone di Verulamio a dire, che il "semper aliquid haeret" vale tanto per la calunnia quanto per la lode di sé, e a raccomandare quindi quest'ultima in dosi moderate.
“Noi mostriamo saggezza conformandoci decentemente all'etichetta sociale; è l'eccesso di educazione o l'esibizione della stessa che crea il dandismo negli uomini e la civetteria nelle donne.”
“Il vanitoso parlerà di una gaffe o di una stupidaggine che ha commesso, piuttosto che privarsi del piacere di parlare della propria amata persona.”
“Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.”
“In molti casi facciamo per vanità o per paura, ciò che dovremmo per dovere.”
“Credo che gli uomini siano molto più vanitosi delle donne.”