“La principale differenza tra come si ama da giovani e come si ama da adulti è proprio questa: da giovani si pensa che i giorni felici siano la naturaleconseguenza dello stare insieme. E per questo destinati a durare per sempre. Ci si innamora di un’aspettativa che spesso va oltre le possibilità di chi dovrebbe realizzarla. Quando passano gli anni si capisce che la vita è fatta di momenti, che hanno un loro inizio e una loro fine. Lampi affidati al tempo che li spegne inesorabilmente. Si impara a riconoscerli e a chiedersi quanto dureranno, ad assaporarne meglio il gusto e l’intensità, ad apprezzarne di più il valore. Come si fa con tutte le cose rare in natura. Quelle difficili da trovare e che si ha paura di perdere. Le cose che si amano, quelle che non tornano più. È l’unico modo per sfuggire al rimpianto di essere stati felici senza saperlo.”

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Tratto dal Book Ogni giorno ha il suo male

Antonio Fusco

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“L'ora di religione è ancora considerata parte di una tradizione nazionale: le famiglie, anche se non praticanti, continuano a scegliere questa possibilità per i propri figli. Perché? La risposta è abbastanza semplice: il genitoreitaliano teme che iscrivere il proprio figlio a un insegnamento alternativo alla religione cattolica significhi esporlo al rischio di isolamento dal gruppo. Quindi si preferisce che il bambino segua un insegnamento che non si considera appropriato, forse più per un legame culturale con le radici cattoliche del nostro Paese che per una convinta e profonda adesione ai contenuti di volta in volta trasmessi in aula. Rifiutare l’insegnamento della religione è una decisione percepita quasi come una frattura con le tradizioni consolidate della nostra società e quindi con la nostra identità. I bambini e gli adolescenti amano stare in compagnia e soffrono soprattutto se vengono isolati dai gruppi che si creano naturalmente fra i compagni di scuola. Inoltre, si fanno molte più domande di un adulto ma sono anche più naturalmente propensi a credere a quello che viene detto loro. Ed è bene che sia cosi, l’evoluzione stessa li ha dotati di questa caratteristica perché l’allungamento del processo di maturazione che caratterizza la nostra specie richiede una guida prolungata da parte degli individui adulti, come i genitori e i maestri. Il senso di appartenenza e di identificazione con un gruppo, sia esso composto dai famigliari o dai coetanei, è altrettanto importante per la sopravvivenza. In questo senso i bambini sono naturalmente un po’ creduloni e tendono ad allinearsi con gli altri compagni.”


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