Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte.
“La morte: un esilio? un rimpatrio?”
“E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?”
“Per fortuna gli eroi muoiono di morte violenta.”
“Pochi si rendono conto che la loro morte coinciderà con la fine dell'universo.”
“Abituarsi a guardare la vita come una cosa d'altri, rubata per scherzo, da restituire domani. Convincersi ch'è uno sbaraglio per temerari, che la precauzione suprema è morire...”