“L’incoronazione imperiale di Carlo Magno non determinò, ma sancì la nascita di uno spaziopolitico nuovo, che a distanza di oltre mille anni continua ad apparirci familiare: un’Europa di cui la Francia e la Germania sono i partner principali, e in cui l’Italia padana è più integrata del Mezzogiorno, la Catalogna più del resto della Spagna, mentre la Gran Bretagna continua ad esserle in qualche misura estranea. Questa Europa nordica e continentale, latino-germanica per cultura, ma diffidente verso le regioni mediterranee e quasi del tutto dimentica di quelle greco-slave dell’Est, è un lascito di Carlo Magno; e non è affatto un caso che ancor oggi il cuore e il cervello dell’Unione battano a Bruxelles, a Strasburgo, a Maastricht, nel cuore dell’antico paese franco.”
“Dei quattro o cinquecento negozianti marocchini che vanno ogni anno in Europa, la maggior parte ritornano nel loro paese più stupidamente fanatici di prima, quando non ritornano più viziosi e più birbanti.”
“Oggi tutto ruota attorno ai finanziamenti europei, alle societàpubblico-privato e alle consulenze. I finanziamenti vengono pilotati su poche società, sempre le stesse, sempre con gli stessi dirigenti.”
“L’Euro, per come è stato congegnato, non è fatto per durare indefinitamente, né per unire.”
“Per fiorire, l'Europa non ha avuto bisogno del genio di una Merkel, del carisma di un Hollande, della scienza di un Monti, della miracolosità dell’Euro. Sussiste indipendentemente dall’UE, dalla BCE, dal MES.”
“L’Europa è solo il tentativo dei tedeschi e dei francesi di crearsi un mercato protetto, usando gli strumenti delle quote e dei divieti per uccidere le economie di tutti gli altri Paesi.”