“La colpa è il prezzo che paghiamo volentieri per farecose che avremmo fatto comunque.”
“Gli uomini non sono puniti per i loro peccati, ma da essi.”
“Il coito quale punizione della felicità di stare insieme.”
“Abba Daniele era noto per la sua dolcezza e la misericordia verso i peccatori. Un giorno, venuto a confessare un ammalato, lo trovò un po’ reticente.- Io non insisto – disse – perché tu ti confessi. Non voglio che la paura ti faccia prendere una decisione affrettata. Dormici sopra. Se domattina ti svegli, chiamami.”
“Parlando ad abba Isidoro di un peccato di fornicazione nel quale era caduto, un fratello cominciò così il suo racconto:- Caso volle…- Il caso, tu dici – lo interruppe l’anziano. Ma il caso ci assomiglia sempre…”
“Alla legione dei perduti, alla corte dei dannati.”
“Che pena che bere acqua non sia un peccato! Quanto bene avrebbe fatto!”
“Mi dispiace - esclamò un italiano - che non sia peccato bere l'acqua: come sarebbe gustosa!”
“Anche i grandiuomini peccano, e spesso peccano tanto sovente che si sarebbe tentati di crederli piccoli uomini.”
“Sii pur peccatore e pecca fortemente, ma credi ancor più fortemente.”
“La morale è una, i peccati sono diversi.”
“Tutto ciò che una volta era peccato è ora una malattia.”
“Oh, mio Dio, se abbiamo commesso delle colpe, le abbiamo certamente espiate.”
“Il peccato è un giocattolopericoloso nelle mani dei virtuosi. Dovrebbe venire lasciato ai peccatori congeniti, che sanno come trastullarsi con esso e quando lasciarlo stare da solo.”
“È il pubblicoscandalo ad offendere: peccare in silenzio è non peccare affatto.”