L’essere più cervelluto mai apparso sul pianeta si è estinto meno di 50 mila anni fa; noi siamo i suoi “nipoti”: i figli del fratelloscemo.
“Nella specie umana, le acquisizioni dell’intelligenza si depositano e si sedimentano nella cultura, diventano memoria della società. E si trovano, così, a disposizione di tutti. Si ha, a questo modo, un passaggio di conoscenza da tutti a uno e da uno a tutti. Ma quando replichiamo un pensiero o un’azione che ci hanno raggiunto attraverso la memoria collettiva, la nostra intelligenza non è chiamata in causa; e questo, per quanto geniale possa essere stata l’intuizione che portò a quell’idea, a quel comportamentoutile.”