“La gente sa rendersi la vita infelice, disse Alene. [...] Tutta la vita trascorre nell'infelicità per un motivo o per l'altro, no?”
“Forse Gesù non stava scherzando. Forse non stava parlando di un’isola che non c’è. Magari pensava davvero le cose che ha detto duemila anni fa. Magari era pienamente consapevole di come va il mondo e conosceva di persona la crudeltà e la cattiveria, il male e l’odio. Li conosceva così bene per esperienza personale, diretta. Porgete l’altra guancia. Pregate per coloro che vi maltrattano. Forse intendeva dire proprio quello che ha detto, parola per parola. E allora, dove andremmo a finire?”
“Non si può amare chi fa del male. Non è sensato né realistico. Non è saggio che il mondo ami delle persone che compiono terribili ingiustizie. Non c’è modo di amare i nostri nemici. Servirebbe solo a spingerli a commettere azioni ancor più odiose e malvagie. O peggio, potrebbero pensare di farla franca, perché ci riterrebbero deboli e spaventati. E allora dove andremmo a finire?”