“Ci dovrebbe essere una regola che imponga agli uomini di scienza, ai politici e a tutta indistintamente l’umanità quanto segue: niente di tutto ciò che gli uomini hanno sin qui ritenuto come progresso deve essere da domani considerato accettabile senza la ricerca parallela dei possibilidanni ai quali questo progresso ci espone, e senza la messa a punto degli strumenti, scientifici e tecnologici, atti a compensare per intero tali danni.”