“In viaggio si è più ricettivi, si hanno tutti i sensi al lavoro, aperti, disponibili, come fiori che aspettano l’ape a prescindere da quale ape si tratti. Mentre si è in viaggio si assorbe e quando si è in viaggio da soli non ci sono filtri, non ci sono intermediari o reti di sicurezza, ti prendi tutto, il buono e il cattivo e poi ad certo punto, senza nessun preavviso, senza segnali chiari, capisci perché sei dovuto arrivare fin lì, impari ad ascoltarti e ad avere l’umiltà di accettare quello che hai ascoltato, anche se non era quello che pensavi di te stesso.”