“Ogni vero dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta una eternità per cancellarlo.”
“Il ricordo della felicità non è più felicità, il ricordo del dolore è ancora dolore.”
“È molto iniquo farmi pagare i miei debiti - non avete idea del dolore che ciò provoca.”
“Nessuno può guardare nell'anima di un altro. Se una persona ha davvero perso ogni speranza e per lei la vita è diventata una pura e semplice sofferenza, abbiamo il dovere di credergli. Il politicolegislatore dovrà muoversi sì sulla base delle proprie convinzioni, ma dovrà saper formulare una legge che contempli l'insopprimibile libertà dell'individuo. La nostra cultura ha eretto la libertà a criterio supremo, e una decisione contraria alla libertà non avrebbe alcun fondamento.”
“Il capitalismo maturo, al pari di quello originario, poggia su sofferenze umane non contabilizzate, ma non per questo meno frustranti e degradanti.”
“Il tormento privo di genio sarebbe solo goffaggine.”
“L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
“O Pamela‚ questo è il bene dell’esser dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo‚ e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque‚ là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo‚ Pamela‚ sono un essere spaccato e divelto‚ ma tu pure e tutti.”
“Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.”
“Come raccontava Marco Polo di ritorno dai suoi viaggi, ci sono soltanto due modi per non soffrire l'inferno che soffriamo tutti i giorni. Il primo riesce facile a molti, accettare l'inferno e diventarne parte, fino al punto di non vederlo più; il secondo è più rischioso, ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio.”
“Nessun uomo è libero se ha una prigione nel cuore.”
“È un gioco tinto, quello dei ricordi, nel quale finisci sempre col perdere.”
“Ma che cosa è questo amore, che fa tutti delirare? È una gioia? È un gran dolore? È una cosa da morire?”
“Non è la sofferenza del bambino che è ripugnante di per sé stessa, ma il fatto che questa sofferenza non è giustificata.”
“Il cuore si logora con le sofferenze e il lavoro, e dimentica più in fretta sotto il peso delle fatiche.”