“Il fine non è fare arte, ma essere in quello stato meraviglioso che l'arte fa inevitabile.”
“Essere interamente vivo è avere la sensazione che tutto è possibile.”
“Sentivi una presenza, io invece intuivo soltanto un’assenza. Un dolore vago, senza una fonte. Ero come il paziente che non sa spiegare al medico dove gli fa male, sa solo dire che gli fa male.”
“Il bambino ha il dono di accettare molto rapidamente la scomparsa di una sensazione. Gli sono risparmiati quei contorni remoti e sfuggenti che costituiscono la vastità del dolore.”
“Quando una persona che ami muore inaspettatamente, tu non la perdi tutta in una volta: la perdi a pezzo a pezzo, in un lungo periodo di tempo – viavia che il suo odore svapora dal cuscino e persino dai vestiti nell’armadio. A poco a poco, tu accumuli le parti perdute. Arriva un giorno in cui la mancanza di una determinata parte ti sopraffà e ti dà la netta sensazione che l’hai perduta per sempre, ma poi ecco arrivare un altro giorno in cui senti la mancanza di un’altra determinata parte.”
“Era una terra di piaceri intorpiditi, di sogni ondeggianti davanti agli occhi semichiusi e di allegri castelli tra le nuvole che passano per sempre arrossando un cielo estivo.”
“Posai il piede sulla terra dei miei padri, ma su quella terra sentii di essere uno straniero.”
“Hai mai la sensazione che quando ci avviciniamo alle risposte qualcuno cambia le domande?”
“Mi fa sentire vecchia, come se avessi almeno trent’anni.”
“Il genio, in verità, non consiste in molto di più della capacità di percepire le cose in modo insolito.”
“Genio, in verità, è poco più che la facoltà di percepire in un modo inconsueto.”
“Mentre una parte di ciò che noi percepiamo viene dagli oggetti che ci stanno dinanzi, attraverso i nostri organi di senso, un'altra parte (ed è possibile sia la parte maggiore) proviene sempre dal nostro cervello.”
“Tutti quelli intorno a me si sentono connessi a qualcosa... a qualcosa a cui io non sono connessa.”
“Mi sento libero quando indosso una maschera e tremendamente vulnerabile quando la macchina da presa riprende il mio visoreale.”
“Arrampicandosi sul davanzale vi si sporgeva puntellandosi contro la poltrona; era ovviamente per lui un modo di ricordare il senso di liberazione che prima gli aveva sempre dato il guardare fuori dalla finestra.”