“Finché l'uomo sfrutterà l'uomo, finché l'umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.”
“Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata.”
“Felici coloro che amano la dolcezza del lavoro senza esserne schiavi.”
“Deprechiamo la schiavitù, ma il nostro impero globale schiavizza più esseri umani dei romani e di tutte le altre potenze coloniali che ci hanno preceduto.”
“Tale il padrone, tale lo schiavo.”
“Sia in catene che incoronata di alloro, la libertà non conosce altro che la vittoria.”
“Il generale che divenne schiavo. Lo schiavo che divenne gladiatore. Il gladiatore che sconfisse un impero.”
“Ogni re deriva da una stirpe di schiavi ed ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati.”
“Non possiamo fare d'un essere libero uno schiavo, in quanto un tale essere è sempre libero, anche in prigione.”
“Se la natura non avesse voluto donne e schiavi avrebbe dato alle spole la qualità di filare da sole.”
“Allo schiavo conviene sapere più che parlare.”
“Oggi sono in catene e sono qui. Domani sarò senza ceppi... ma dove?”
“Lo schiavo è quello che aspetta che qualcuno arrivi a liberarlo.”
“Quando una persona è divorata dalla fame ma non conosce la vera fonte del vuoto che ha in sé, le illusioni diventano sue maestre, e lui diventa il loro schiavo.”
Se mi chiedessero: “Che cos’è la schiavitù?” e con una sola parola io rispondessi: “Assassinio!” tutti capirebbero subito ciò che avrei voluto dire. Non occorrerebbero altre parole per dimostrare che il potere di togliere ad un uomo il suo pensiero, la sua volontà, la sua personalità, è un potere di vita o di morte, e che ridurre in schiavitù un uomo equivale ad ucciderlo. Perché dunque all’altra domanda: “Che cos’è la proprietà?” non dovrei poter rispondere: “Furto”?