“È un ben triste stato d'animo quello di chi desidera poche cose e ne teme molte.”
“Roma temeva, non senza qualche ragione, che la Massoneria, come istituzione internazionale, avesse una ragionevole possibilità di offrire un'alternativa filosofica, teologica e morale alla Chiesa.”
“Cheney è un terrorista: mette indiscriminatamente paura ai nostri nemici all'estero ed ai concittadini qui in America.”
“L'ombra della paura e dell'incertezza giace sopra la maggior parte di noi.”
“Se hai paura di morire, non sarai in grado di vivere.”
“Una persona senza paura è quella che affronta comunque quelle situazioni in cui essere spaventati è la prima reazione che si ha.”
“- Hai paura che se io mi rimetto in moto, possa fallire?- No, ho paura che lei voglia farlo.”
“Come puoi affrontare la felicità, senza sapere cos'è la tristezza? Come puoi raggiungere la saggezza, senza affrontare le tue paure?”
“Quando piombi nella disperazione più cupa, ti si offre l’opportunità di scoprire la tua vera natura. Proprio come i sogni prendono vita quando meno te lo aspetti, così accade per le risposte ai dubbi che non riesci a risolvere. Lascia che il tuo istinto tracci la rotta per la saggezza, e fa’ che le tue paure siano sconfitte dalla speranza.”
“Quando desideri qualche cosa con tutto il cuore non esiste niente che possa fermarti, se non le tue paure.”
“La verità deve esserevista con i propri occhi, e la paura che incatena l'anima a volte sostituisce la verità. La paura può essere ladra, la più temibile del covo dei sentimenti. Può portarti via ogni cosa, persino i tuoi sogni più dolci.”
“Il timore è per la speranzacompagno inseparabile.”
“Il timore di essere sopraffatti e distrutti da orde barbariche è vecchio come la storia della civiltà. Immagini di desertificazione, di giardini saccheggiati da nomadi e di palazzi in sfacelo nei quali pascolano le greggi sono ricorrenti nella letteratura della decadenza dall’antichità fino ai giorni nostri.”
“Gli uomini stanno sulla veranda della propria vita (esuli quindi da se stessi) e questo è l’unico modo possibile, per loro, di difendere la propria vita dal mondo, giacché se solo si azzardassero a rientrare in casa (e ad essere se stessi, dunque) immediatamente quella casa regredirebbe a fragile rifugio nel mare del nulla, destinata ad essere spazzata via dall’ondata dell’Aperto, e il rifugio si tramuterebbe in trappola mortale, ragione per cui la gente sì affretta a riuscire sulla veranda (e dunque da se stessa), riprendendo posizione là dove solo le è dato di arrestare l’invasione del mondo, salvando quanto meno l’idea di una propria casa, pur nella rassegnazione di sapere, quella casa, inabitabile.”
“Quelli che chiamiamo barbari sono una specie nuova, che ha le branchie dietro alle orecchie e ha deciso di vivere sott’acqua. Ovvio che da fuori, noi, coi nostri polmoncini, ne caviamo l’impressione di un’apocalisse imminente.”