“La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di esserevissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.”
“È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.”
“Dire una cosa è troppo poco, le cose bisogna viverle.”
“Con voialtri si riesce a parlare solo se avete bevuto. Non avete dentro un briciolo di vita, di desiderio, di fuoco. Siete imbalsamati nella noia come in un bozzolo bagnato.”
“È sempre sorprendente ogni volta che qualcuno parla di cose che capisce.”
“Un monacochiese ad un anziano come riuscisse a mantenersi sempre così silenzioso. Rispose costui:- Mi sono accorto che non è necessario dare spiegazioni su ciò che non si dice.”
Quando un uomo del mondochiese ad abba Macario perché stava tanti mesi nel più assoluto silenzio, questi rispose: “In una bocca chiusa non entrano le mosche”. E poiché quello insisteva perché si spiegasse meglio, aggiunse: “Se non dici niente, non ti chiedono di ripeterlo…”.
“A un uomo avanti negli anni che chiedeva di entrare in monastero, abba Ilarione disse:- Ti dispiacerebbe dire gli anni che hai?Rispose l’uomo:- Non mi dispiace dirli, mi dispiace averli.”
“In un cenobio sulle rive del Mar Rosso, un giorno l’igumeno disse:- In questo cenobio si cono troppi pappagalli.I fratelli si stupirono grandemente, poiché non sapevano dell’esistenza di questi uccelli. Chiesero allora più chiaro lume all’igumeno.- Sono troppi – rispose questi – coloro che dicono quello che pensano non appena sanno quel che pensano gli altri.”
“- È vero – chiese un giorno un padre a un anziano – che abba Serapione non vuol più venire a vivere nella tua cella?- È vero – rispose l’anziano. – E ne sono contento. Tu vivresti con un monacochiacchierone e lamentoso?Io no.- Neppure abba Serapione – disse l’anziano.”
“A una celebrazione liturgica, un padre tenne un’omelia. Al termine della sinassi, un anzianochiese a un altro:- Che cosa pensi di abba Marco come predicatore?- Mi è sembrato il nostro grande abba Antonio...- Ma abba Antonio non era predicatore!- Appunto.”
“- Perché sei sempre silenzioso, abba? – chiese un giovanemonaco ad abba Serapide.Rispose l’anziano:- Prima di tutto per disciplina interiore. E poi perché sono troppe le persone che parlano, parlano… sin che non han trovato qualcosa da dire.”
“Chiese un giovanemonaco ad Abba Filarete:- Perché lasci che quel fratello parli così a lungo con te?- Lo faccio per la sua salute. Se infatti un chiacchierone non trova almeno un ascoltatore in tutta la giornata, diventa roco…”
“In un cenobio, uno scrivano era di una grande lentezza. Un padre venne per un consiglio dall’igumeno:- Abba – gli disse – quel giovane scrivano è molto, molto lento. I padri che gli dettano i loro commenti alla Scrittura rischiano d’impazientirsi.- Affidalo allora a padre Eufrosimo, l’anziano che è balbuziente.”
“Un fratello disse a un anziano:- Io, per quanto mi riguarda, parlo quando penso.- Sì – rispose l’amabileanziano – ma più spesso…”