“È povertà oltremodo sicura il non poter utilizzare ciò di cui si ha bisogno.”
“Quelle vecchie famigliefrancesi, discendenti degli antichi colonizzatori, tutte nobili, tutte cadute in miseria, che menano una casalinga vita di strettezze, in oscura, dignitosadecadenza. I maschi di solito hanno impieghi subalterni negli uffici governativi o in case di commercio. Le ragazze son quasi sempre graziose, ignare del mondo, gentili, piacevoli e generalmente bilingui; spettegolano ingenuamente in francese e in inglese. Il vuoto delle loro esistenze è incredibile.”
“Raramente la miseria genera bellezza e poesia, nella realtà genera cattiveria e invidia.”
“L'ignoranza è la fonte primaria di ogni miseria e vizio.”
“Caro GesùBambino, ti ringrazio per aver esaudito i miei desideri dell’anno scorso. Ti avevo chiesto di eliminare la fame nel mondo, e infatti quelli che avevano fame sono quasi tutti morti.”
“Il sesso è l’ultimo rifugio del miserabile.”
“Chi naviga nel mar delle sensualità si sbarca al porto delle miserie.”
“La mia casa è tutta sgarrupata, i soffitti sono sgarrupati, i mobili sgarrupati, le sedie sgarrupate, il pavimento sgarrupato, i muri sgarrupati, il bagnio sgarrupato. Però ci viviamo lo stesso, perché è casa mia, e soldi non cene stanno. Mia madre dice che il Terzo Mondo non tiene neanche la casa sgarrupata, e perciò non ci dobbiamo lagniare.”
“Mia madre dice che il Terzo Mondo non tiene neanche la casa sgarrupata, e perciò non ci dobbiamo lagniare: il Terzo Mondo è molto più terzo di noi!”
“Quando i tempi sono cattivi, la fantasia degli uomini viene eccitata da fini lontani, ma il tentativo di realizzare quei fini contribuisce poco a rendere migliori i tempi. Utopia e rivoluzione possono apparire attraenti a coloro che sono lontani da entrambi, ma nella realtà significano quasi sempre oppressione e miseria.”
“Vanno, ignari di tutto, ove li portala fame, in terre ove altra gente è morta;come il pezzente cieco o vagabondoerra di porta in porta,essi così vanno di mondo in mondo.”
“Giochiamo a fare i rivoluzionari nei nostri piccoli spazi riservati e ci sentiamo pericolosi e importanti e poi alla prima occasione vera torniamo poveriminorenni senza una casa e senza un lavoro e senza soldi, senza la minima possibilità di incidere sulla nostra vita.”
“La miseria è il vero copione della comicità. È già tragedia, perciò si ride.”
“L’Italia non è un paesepovero, ma un poveropaese.”
“La miseria ha i suoi gesti. Il corpo stesso alla lunga prende abitudini da povero.”